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Stelio Maria Martini (Ancona 1934)



Dedicatosi fin da giovane alla pratica poetica e narrativa, si forma nell'ambiente napoletano della rivista "Documento Sud", che costituisce dal 1958 un crogiolo di idee nuove e di proposte avanzate nel campo delle arti. Conclusa nel 1961 la pubblicazione della rivista, Martini, insieme ad altri, ne continua due anni più tardi il fervente e innovativo dibattito con "Linea Sud", una pubblicazione destinata a diventare il centro di convergenza di un nuovo gruppo di giovani artisti e il punto di partenza per la definizione di proposte fra le più avanzate sulla Poesia Visiva in Italia. E' nell'ambito di questo ambiente stimolante che Martini, dopo l'elaborazione dei primi poemi-collage, pubblica Schermi (1962), una raccolta di otto poesie linearie quattordici collage in cui opera una manipolazione estetica e linguistica attraverso la tecnica dell'ibridazione verbale, una libera disposizione grafica dei segni e il collage. Tale manipolazione verbo-iconica si ripropone nei collage realizzati con l'uso di fotografie quotidiane, che sostituiscono nel suo lavoro le immagini fino a questo momento prelevate dai media (Una bella ragazza, 1963). Nel 1964 prende parte al nuovo "Gruppo 70", fondato a Firenze da Eugenio Miccini e Lamberto Pignotti, con i quali partecipa l'anno successivo alla mostra "Poesia Visiva del Gruppo '63" presso la Galleria Guida di Napoli. L'interesse rivolto alla connessione tra parole e immagini lo poreta a realizzare un vero e proprio romanzo visivo, Neurosentimental, un'opera del 1963 che, pubblicata compiutamente solo nel 1969, è destinata a precedere altri lavori simili (tra cui Formulazioni non-A, dello stesso anno ma pubblicato solo nel 1972; Maorilyn the end, 1972). Dalla seconda metà degli anni Settanta, a un lavoro sempre più incentrato a rendere la scrittura funzionale all'immagine (Lucida l'ombra dell'orlo, 1987) si alternano l'attività di saggista letterario e collaboratore di riviste d'avanguardia internazionale, e l'intensa attività espositiva, sia personale sia nell'ambito di rassegne sulla Poesia visiva (Poesia visiva/Il gesto poetico, Milano, Studio Santandrea, 1977; Poesia a Napoli 1960-1980, Napoli 1980; Le riviste sperimentali a Napoli negli anni '60 e '70, Napoli, Museo Pignatelli). (scheda di Elena Tonin, Dadaismo-Dadaismi, catalogo della mostra a Palazzo Forti di Verona, Electa, Milano 1997).

Bibliografia: Poesia visiva 1963-1988,
a cura di Eugenio Miccini e Sarenco, catalogo della mostra a Palazzo Forti di Verona, 1988


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file 02
aut.
Stelio Maria Martini
tit: vanishing point
an. 2001
pubblicazione/publication:
Erbafoglio(n.23/24)